La lettura crea indipendenza…

Ormai lo sappiamo. La lettura condivisa durante i primi anni di età è tra le cose più importanti che i genitori possono fare per i loro bambini.

La lettura stimola lo sviluppo della personalità del bambino sotto molteplici aspetti: emotivo, relazionale, cognitivo, linguistico, sociale e culturale. Attraverso la lettura genitori e bimbi imparano a conoscersi e a fidarsi l’uno dell’altro facilitando, così, la costruzione dell’importante legale di attaccamento.

Per il nostro cucciolo è un momento magico: accoccolato tra le nostre braccia, o al calduccio nel suo lettino, accompagnato dalla nostra voce rassicurante si avventura alla scoperta di mondi sconosciuti, dove impara ad esplorare le sue emozioni più intime, sviluppa l’immaginazione e la creatività, favorisce la comprensione di sé e del mondo che lo circonda.

Ma poiché, come ci diceva Gianni Rodari, non si nasce con l’istinto della lettura, come favorire l’amore per la lettura nei nostri piccoli “nativi digitali”?

Educandoli.

Coltivandone l’abitudine, creando una routine quotidiana, un appuntamento fisso, uno spazio prezioso, scegliendo con cura i libri in base all’età, così come scegliamo con cura la loro alimentazione o il loro abbigliamento: ninna nanne e filastrocche quando avrà pochi mesi, libri tattili sino all’anno di età, libri da comporre, che si muovono e che suonano sino ai due anni, per poi passare a storie di vita quotidiana in cui il bimbo si rispecchia (l’arrivo del fratellino sorellina, l’asilo, il vasino…) e a fiabe che lo aiutano ad esternare le proprie emozioni e paure.

Libri che mettono i nostri piccoli in comunicazione con la storia, che li collegano, anche senza wi-fi, al mondo intero, che trasmettono senza sosta pensieri diversi, del presente e del passato, raccontando la vita da punti di vista vicini e lontani, che rappresentano la memoria della specie umana.[1]

Libri che lasciano una traccia, che lasciano il ricordo indelebile delle storie lette insieme.

Libri da sfogliare infinite volte, per raccontare sempre la stessa storia fino a saperla a memoria o per crearne di diverse, senza mai dimenticare che #LaLetturaCreaIndipendenza.

[1] M. Coli e G. Mauri 2012

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