L’Elfo e il Natale

Il Natale è sicuramente il periodo più magico dell’anno … e accanto alla figura di Babbo Natale, che accompagna da sempre l’immaginario di grandi e piccini, da qualche tempo hanno fatto la loro comparsa nelle case degli italiani simpatici elfi che abbelliscono gli angoli, le mensole, i caminetti …
Si tratta di una tradizione americana che ha conquistato anche l’Italia.

Il giorno del Ringraziamento l’Elfo compare su una mensola, pronto ad ascoltare tutto quello che i bambini dicono e fanno. Il suo compito è quello riferire a Babbo Natale se i bambini hanno fatto i buoni e sono meritevoli di ricevere i suoi doni.
Durante la notte l’Elfo si diletta nel fare il burlone e fare qualche scherzetto … e allora mamma e papà, per avvalorare la sua indole da folletto, gli cambiano posto e lo fanno ritrovare in posizioni e situazioni improbabili …. Dentro una pentola, nel frigo o appeso sul lampadario … insomma la tradizione dell’Elfo è un modo gioioso e divertente per aspettare insieme il Natale.

L’Elfo, meglio conosciuto come l’aiutante di Babbo Natale, come tutti i personaggi di fantasia stimola la creatività e il pensiero magico che sono aspetti fondamentali per la crescita … il pensiero magico è un pensiero speciale che si sviluppa dai 2 anni e rimane presente fino ai 7-8 anni. E’ uno strumento fantastico che rende i bimbi capaci di trasformare la realtà … parlare con gli oggetti, curare la bua con un bacino, dormire con un peluche speciale che lo salverà dagli incubi, credere in Babbo Natale e negli Elfi …

Attenzione però che specialmente con i bimbi più piccoli questa simpatica tradizione va introdotta con criterio. Nei bimbi di 3 anni o anche più piccoli, la coscienza morale (quella che ci fa capire se agiamo correttamente o meno … l’autocoscienza delle nostre azioni) non è ancora pronta ad essere chiamata in campo quindi potrebbe essere precoce introdurre una figura come quella dell’Elfo.

Nei bimbi più grandi l’Elfo aiuta ad esteriorizzare il senso di responsabilità, operazione molto importante da un punto di vista educativo poiché se c’è qualcuno che ci guarda, ci sentiamo più responsabili delle nostre azioni … insomma si tratta di un escamotage creativo per spingere il bambino a guardarsi dall’esterno e valutare le sue azioni in rapporto agli altri.

E quando i bambini iniziano a crescere e dubitano dell’esistenza di Babbo Natale, della Befana o dell’Elfo cosa bisogna rispondere? In realtà i bambini stanno esprimendo la necessità di essere rincuorati, vogliono sentire da mamma e papà che il loro è solo un dubbio …. Aspettiamo ancora un po’ e lasciamo che credano per una altro anno alla magia del Natale. E’ ovvio che crescendo il bambino si lascerà alle spalle la fantastica esistenza di questi personaggi, ma non perderà mai di vista il messaggio educativo che ad esempio nel caso dell’Elfo dice, non bisogna comportarsi male! E non perché qualcosa o qualcuno ci osserva … ma perché si è imparato a capire cosa è giusto e cosa è sbagliato.

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